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Archivio Storico della Città di Bolzano
Portici 30
I-39100 Bolzano

Internet: www.comune.bolzano.it/archiviostorico
E-Mail: archiviostorico@comune.bolzano.it

I protocolli del Consiglio della
città di Bolzano

La messa a disposizione in forma digitale dei protocolli consiliari storici della città di Bolzano - i cosiddetti ‚Ratsprotokolle' o ‚Ratschlagbücher' - vuole recuperare un patrimonio unico di dettagliate infomazioni sul passato della città di Bolzano e del suo territorio.

E’ dal Quattrocento che la città di Bolzano dispone di un proprio Consiglio comunale (Stadtrat), regolarmente eletto, e di un borgomastro.

Istituito dal potere asburgico e ulteriormente valorizzato da un privilegio del re Federico III nel 1442, il Consiglio deliberò durante le sue sedute periodiche su una vasta gamma di materie economiche, politiche e sociali, centrali per la vita cittadina dell' era premoderna.

I codici consiliari sono pertanto il nucleo di ciò che ci è dato di sapere sul governo di Bolzano e dei suoi abitanti.

La rivalutazione del potere amministrativo cittadino è dovuta al disegno politico ed economico del duca tirolese Sigismondo d'Austria (1439/46-1490). Egli fece dell'area bolzanina una piattaforma strategica, essendo essa collocata al confine meridionale dei territori austriaci e dell'Impero alla stregua di un vero e proprio balcone sull'Italia settentrionale. Su questo sfondo, anche la sfera cittadina di Bolzano fu coinvolta in una feconda fase di innovazione e modernizzazione, che si materializzò in un'intensa produzione archivistico-normativa. In particolare, la documentazione comunale si concretizzò nella redazione di uno statuto comunale nel 1437 (Stadtrecht) e di un Liber Iurium nel 1472-1525 (Stadtbuch).

Dal 1455 il Consiglio e il borgomastro potevano disporre per le loro sedute di un municipio; come testimonianza della loro attività restano i protocolli del Consiglio, esistenti sin dal 1469/70.

I protocolli attestano come altre fonti quali i rendiconti del borgomastro, un certo grado di burocratizzazione e professionalizzazione dell'amministrazione. Redatti secondo l'anno di gestione, essi contengono le singole deliberazioni, protocollate in ordine di data. Oltre a informazioni dettagliate sugli ambiti economici, sociali e di ordine pubblico, i protocolli ci tramandano anche i nomi dei consiglieri e delle cariche comunali, secondo i distretti giudiziali della città. L'èlite cittadina, di estrazione prevalentemente mercantile, dovette confrontarsi perennemente con i poteri signorili degli Asburgo e del giudice territoriale di Gries e Bolzano, vero artefice del controllo politico. Rispetto a questi poteri superiori, il Consiglio e il borgomastro rappresentavano gli abitanti della città e al contempo esercitavano i poteri gestionali. È anche a questa dialettica, così ricca di dettagli ed evoluzioni, che dobbiamo la mole di informazioni contenuta nei protocolli qui messi a disposizione.


(Testo rivisto marzo 2019)

Bibliografia essenziale: